Wednesday 17 June 2009


Tempi grigi sul Tamigi

La domanda che sorge dopo un fine di settimana in giro per i pub , bar e club di Londra e´:

Come sarebbe l'Inghilterra senza l'alcol?


Come si svilupperebbero i rapporti interpersonali?
Come potrebbero gli inglesi socializzare in un ambiente sobrio dove non ci fosse annebbiamento del giudizio o un repentino abbassamento della soglia del pudore?
Che la loquacita' e capacita' espressiva aumentino in proporzione diretta con l'aumento dell'umidita della lingua?
Eppure si nota un brusio continuo intorno ai banconi con le spine della birra ed un contrastante silenzio quasi totale nelle sale da the.
Saranno forse le bolle di anidride a rinvigorire gli animi e rendere sorridenti proprio quei volti che si atteggiano inespressivi nelle metropolitane?
Gia', perche' nessuno dei viaggiatori alza lo sguardo da quel giornale gratuito che riporta notizie lavate, neanche ti sentono sederti di fianco a loro a causa delle cuffie stereo infilzate nelle orecchie.
Nessuno ammicca un sorriso, non un saluto od un buongiorno, neppure uno sguardo. A volte penso di poter cadere a terra stramazzante invocando aiuto e poter cosi' perire poiche' nessuno si renderebbe conto.
Ma, giunti al bar, tutto cambia.

Le facce si distendono e lo sguardo si fa curioso e vivo.
Non e' raro vedere ragazzoni dalle guance rosse che cantano abbracciati e si comportano da galantuomini aprendosi l'un l'altro la porta dell'orinatoio.
Non e' facile pero' capire come possano adesso interessarsi alle vicende degli altri, arrivando addirittura ad avere una tendenza al rivolgersi agli sconosciuti e, culmine del desiderio di ribellione ai canoni settimanali, sono volenterosi nel comunicare con chi si dichiara forestiero.
C'e' chi, in preda al delirio euforico della socialita', sfoggia padronanza di una lingua latina che normalmente tiene repressa forse per paura di ritrovarsi a gesticolare in pubblico.

C'e' da dire che agli inglesi questa atmosfera piace e, se non fosse per una legge che vieta la somministrazione di alcol dopo le undici , forse non andrebbero piu' a casa.Non andrebbero nemmeno piu' a lavoro preferendo il farfugliare il francese imparato al liceo.
Si spiega quindi come Londra sia uno dei maggiori importatori di champagne.
I
nutrizionisti del regno raccomandano non piu' di quattro birre al giorno
, temono forse per l'eccessiva mescolanza sociale e lo sfrenato chiacchiericcio che potrebbe scaturire da sudditi troppo disinibiti?

Ecco allora la mia perplessita'.

Quanti inglesi devono ringraziare la fermentazione degli zuccheri se sono stati in grado di sostenere una conversazione interessante dalla quale poi e' fiorita un amicizia o addirittura e' nata una relazione con un individuo dell'altro sesso?
Quanti nuovi rapporti crea lo shakeramento dei drinks?


Luca Fredianelli

Aragon Tower, Londra, Sedici Giugno Duemilanove

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